Il giusto livello di inquadramento
Assistente familiare generico non addetto all’assistenza. Non ha esperienza professionale pregressa e svolge le proprie mansioni sotto il diretto controllo del datore di lavoro.
Si occupa di:
- pulizie di casa
- addetto alla lavanderia
- aiuto in cucina
- assistente agli animali domestici
- innaffiatura aree verdi
Addetto esclusivamente alla compagnia di persone adulte e autosufficienti, senza altre prestazioni lavorative.
Assistente familiare in possesso di necessaria esperienza che svolge in autonomia le proprie mansioni.
Tra le competenze del livello rientrano:
- Collaboratore generico e polifunzionale con mansioni plurime come pulizia, riassetto casa, addetto cucina, lavanderia e assistente di animali domestici.
- Custode di abitazione
- Addetto alla stireria
- Cameriere
- Giardiniere
- Autista
- Servizio prima colazione anche per gli ospiti del datore di lavoro
Assistente a persone autosufficienti o bambini (in tal caso si parla di babysitter).
Le mansioni comprendono le attività di preparazione del vitto e pulizia della casa sede del luogo di lavoro.
Assitente familiare che, in possesso di specifiche conoscenze di base utili allo svolgimenti dei compiti assegnati, opera in totale autonomia e responsabilità.
Assistente per persone non autosufficienti privo di attestati o corsi di formazione superiori alle 500 ore.
La persona inquadrata in questo livello potrà occuparsi anche della preparazione dei pasti e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.
Assistente familiare che, in possesso di requisiti formali, ricopre posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale e coordinamento.
Ad esempio, faranno parte di questo inquadramento:
- Maggiordomo: coordina e gestisce l’ambito familiare
- Governante: coordina l’attività di lavanderia, stiro e cameriere
- Capo Giardiniere: gestisce e coordina le attività legate alle aree verdi e alla loro manutenzione
- Istitutore: coordina l’istruzione e l’educazione dei componenti del nucleo familiare
Assistente che ha seguito uno o più corsi di formazione da non meno di 500 ore e che quindi può ricoprire specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità e autonomia decisionale.
Rientrano in questo inquadramento i seguenti profili:
- Assistente familiare che assiste persone non autosufficienti, comprese le attività di preparazione dei pasti e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.
- Educatore Formato che nell’ambito di progetti educativi e riabilitativi elaborati da professionisti incaricati, attua specifici interventi volti a favorire l’inserimento in autonomia di persone con disabilità psichiche o disturbi dell’apprendimento o relazionali nei rapporti sociali
L’art. 9 del CCNL del lavoro domestico prevede 8 diversi livelli di inquadramento che corrispondono a diverse mansioni, responsabilità e stipendi.
È importante, quando si assume un lavoratore, definire di cosa esattamente dovrà occuparsi e quali saranno le sue mansioni in casa.
Le aree di lavoro indicate nel CCNL infatti sono due:
- Area di cura della persona: Badante e Baby Sitter
- Area di cura della casa: Colf
I lavoratori che svolgono prevalentemente mansioni orientate alla sola cura e gestione della casa dovranno essere inquadrati nei livelli A, B, C e D contenuti nella tabella su questa pagina.
Invece i lavoratori domestici che si occupano sia della gestione della casa che dell’assistenza alle persone che in essa vivono dovranno essere inquadrati nei livello AS, BS, CS e DS.
Inquadrare nella maniera corretta un lavoratore domestico ti proteggerà da possibili vertenze sindacali
Tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro inquadramento, possono essere suddivisi in
- Lavoratori Conviventi (che possono lavorare per un massimo di 54h alla settimana)
- Lavoratori NON Conviventi (che possono lavorare al massimo 40h alla settimana)
e il loro contratto può essere a tempo determinato (se si conosce dal principio la data di inizio e di fine del rapporto) oppure a tempo indeterminato (che ha bisogno di almeno 8 giorni di preavviso per essere chiuso).
Il lavoratore che svolge più mansioni in casa ha diritto all'inquadramento nel livello corrispondente alle mansioni prevalenti
uno dei principali motivi di vertenza è quello di non definire correttamente il livello di autosufficienza dell’assistito.
Ricorda sempre che, ai fini dell’inquadramento, intendiamo che l’assistito è autosufficiente quando il soggetto è in grado di compiere in autonomia le più importanti attività relative alla cura della propria persona e vita di relazione.
Anche in assenza di un certificato di invalidità vero e proprio, se l’assistito ha necessità di aiuto per mangiare, vestirsi, curare la propria igiene personale o ha costante necessità di supervisione, dovremo considerarlo non autosufficiente.